Licia:
@.mau. mah, credo che per ora succeda solo tra chi ha a che fare con l’inglese ma non riflette troppo sul significato delle parole. Secondo me la maggior parte delle persone che ha letto la notizia ha pensato che fosse una conferma del “lacrime e sangue” di cui si è tanto parlato ultimamente.
A me pare che un calco semantico come realizzare abbia senso perché una parola italiana preesistente cambia significato (o meglio, ne aggiunge uno, derivandolo da una parola straniera, per designare un concetto completamente diverso) e proprio per questo non c’è ambiguità. Nel caso di impressionante, invece, si tratterebbe di sfumature: il nuovo significato “che si fa notare” coesisterebbe con quello originale di “che si fa notare in maniera intensa, provocando una reazione emotiva”, creando non poche ambiguità.
Mi piacerebbe se chi usa la lingua per professione, come i giornalisti, facesse più attenzione al significato delle parole, o perlomeno cercasse di evitare accezioni non ancora standardizzate e che quindi potrebbero creare confusione (comunque non sono l’unica a pensarlo: tra le lettere pubblicata in La Stampa sabato ce n’era proprio una su impressionante).
Aggiornamento 30 novembre: mi è stato mandato il link a una lettera pubblicata ieri dal Corriere della Sera, La Merkel tradotta, che si fa notare anche perché nella risposta di Sergio Romano c’è un errore di ortografia (una h di troppo) nella parola tedesca…